Dialetto reggiano o dialèt Arşân? qui Reggiolacittainvisibile !!!

Oggi, pensando alle mie origini, e alla mia infanzia, ricordo che i miei nonni tutti contadini di queste terre della bassa, in tante occasioni, spesso ripetevano frasi che pronunciate “strette strette”, sarebbero a chiunque difficili da comprendere.

Si’ anche  il nostro dialetto è veramente indecifrabile, e se ci spostiamo nelle nostre zone di montagna , diventa veramente difficile.

tra le parole veramente ostiche :

‘Os : porta

Oşmâro: individuo scaltro e di pochi scrupoli

Putèin, putîn, putèina, putîna : bambino, bambina;

Scômi: sfratto

Scrâna : sedia

 

Tra le cose buffe mi ricordo dei detti :

Ciapêr la bâla : ubriacarsi

L’âcva la fà i caplèt : l’acqua fa i cappelletti,forma delal goccia  d’acqua quando piove fortissimo

 Al dôrom in cavèsa: dorme in piedi;è un tipo poco sveglio

Al ‘s la tôş dōlsa:  se la prende con calma , senza fretta

L’à spianê: ha sfoggiato un abito nuovissimo

In dó vêt? : dove vai?

L’é ûn cun la pèla cûrta: è un avaro

Fà a mōten!: comportati bene   me lo diceva spesso la mia cara nonna ..ma non ho capito ancora perche’?

A lósna: lampeggia

 

on salut da Regg   Giovanna

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